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Tutti i diritti riservati @davidefatemi.com
"Amazing friend, very professional in his job! The best sound engineer you could have!"
- Andy Eynaud -
"Ho avuto modo di collaborare con Davide nei due (dei miei 30) Festival di Sanremo più difficili in assoluto, ovvero quando mi fu affidata la direzione d'orchestra delle canzoni di Povia. Eravamo al centro di ogni attenzione e di ogni critica, ma Davide, che di quelle due canzoni ("Luca era Gay" e "La Verità") era il Direttore Tecnico e Fonico, non ha mai perso nemmeno per un attimo quella concentrazione che si richiede nelle imprese ad altissimo livello artistico e che gli ha permesso di ottenere un risultato eccellente. La sua grande virtù è quella di riuscire ad affrontare in tempo reale ogni difficoltà con una calma difficilmente trovabile nei tecnici del suono, caratteristica che permette a chi collabora con lui di poter lavorare con la massima serenità, sapendo di essere costantemente in buone mani."
- M° Massimo Morini -
Direttore d'Orchestra e Direttore Tecnico, 8 volte vincitore del Festival di Sanremo
"Davide non è solo un fonico, è un musicista.
Uno di quelli che quando sei sul palco ti giri a guardarlo e sai che anche solo con la sua presenza acquisti sicurezza e 6 db in più.
Gli ho visto fare i suoni da dietro il PA, appeso per aria, sulla sabbia, senza sonno, la sua capacità di resistenza è incredibile e il suo sorriso contagioso.
Per me, è sempre assomigliato a Russel Crowe: un gladiatore del sound.
Una sicurezza dal vivo, un caro amico, onesto e sincero in studio."
- Andrea Gozzi - (Centro di ricerca, produzione e didattica musicale Tempo Reale)
"Davide Fatemi è il fonico con il quale, nel mio percorso artistico, mi sia trovato perfettamente a mio agio.
Ci lega una sorta di "trovarsi ad affrontare situazioni", trovarci sempre in un ring, io a combattere sempre per farmi conoscere, lui a trovarsi davanti a situazioni e apparecchi tecnici veramente da mani nei capelli.
Ebbene Davide è come Mister Wolf di Pulp Fiction, un grande risolutore, sa sempre salvare la situazione istintivamente e senza tante pippe mentali sui megahertz; quando finisce lo spettacolo, se ci sono stati errori sono stati i miei, ma dalle sue mani esce sempre un equilibrio perfetto, anche nelle situazioni più impossibili;
Purtroppo, dichiarando questo, rischio di perderlo come fonico live, perchè chi lo prova poi se lo vuole prendere ma è un amico fraterno e spero che più spettatori possibili abbiano modo di sentirlo lavorare, e che lo riempano di soldi come merita.
Anche come fonico che registra e mixa i dischi ha un buon gusto musicale, che probabilmente ha pure migliorato suonando insieme a me!!!
Sulla mia tomba forse scriverò: "Aveva problemi tecnici", aggiungendo, "però non fonici!!!"
Caro Davide, anche quando fai il fonico col fono in mano e mi asciughi i capelli, ti assicuro...non c'è più grande parrucchiere al mondo"
- Bobo Rondelli -
"Cose che vale la pena di ricordare nella vita: la famiglia, un amore, la buona musica, un bel viaggio.
L'ordine di importanza non è lo stesso per tutti ma sicuramente l'unica variabile che dipende quasi totalmente dal lavoro di un'altra persona è l'ascolto della musica che amiamo e di questo se ne occupa una categoria di professionisti che determina ciò che giunge alle nostre orecchie: quella dei fonici.
I fonici sono invisibili, stanno dalla parte opposta al palco ma non sono spettatori, prendono vita solo nell'attimo in cui vengono nominati dall'artista di turno, in genere alla fine dello spettacolo e si predono la coda degli applausi destinati ad altri, stanno ore in teatri vuoti, stadi vuoti, locali vuoti ed osservano l'andirivieni di centinaia di persone che spesso tentano di invadere i loro spazi, che restano per le stesse ore a fissarli o peggio: che fanno domande facendo capire di sapere qualcosa di unico, che va assolutamente urlato a squarciagola in faccia proprio a lui che sta lavorando e che lavorerà anche per le ore successive quando (finalmente) il rompicoglioni sarà già sotto le coperte.
Taluni scambiano l'attrezzatura dei fonici per degli immensi sotto bicchieri, altri non sanno nemmeno che da quella postazione dipenda veramente tutto l'andamento dello spettacolo, nessuno si immagina (e questo è veramente troppo da capire) che un fonico passa il proprio tempo libero ai concerti dove non lavora, frequentando gli stessi locali, stadi e teatri ma non sapendolo mai più fare come un semplice spettatore.
Nessuno che non sia un fonico ne sa nulla in verità, ma tutti dovrebbero sapere che se nella nostra vita ricordiamo dei bei concerti durante i quali abbiamo sentito la musica nitidamente e che un fischio nell'orecchio non ci ha rovinato i giorni successivi, dei dischi che ci hanno preso il cuore, dei pezzi meravigliosi che ci confortano è perché esistono loro: gli invisibili, i silenziosi, i concentrati, i pazienti fonici come Davide Fatemi che tra l'altro possiede una marcia in più: sorride a tutti ed ama veramente tutti quelli che mettono la buona musica sul posto più alto del podio dei ricordi.
Almeno finché le sue scorte di pazienza non termineranno!
Quindi non vi rimane che affidarvi a lui perché è ovviamente la scelta giusta da fare."
- Arianna, una spettatrice di concerti da oltre 25 anni -
"Ciao Davide! Devo ammettere che quando ho deciso di registrare un album live in teatro chiudendomi dentro per 48 ore consecutive, ero sicuro che nessuno mi seguisse in questa follia, invece tu non mi hai neanche fatto finire di parlare. È bastato solo dirti che era una cosa folle, molto complicata e senza farmi dire altro hai detto si! Sei stato il primo ad entrare in teatro e l'ultimo a uscire. Tutta la passione che hai messo in questo progetto si sente! Il disco era mio, ma ci hai lavorato come se fosse tuo ed è per questo che quei due giorni in teatro sono stati magici e il risultato è stato migliore di qualsiasi mia più rosea aspettativa... Ora pensiamo al prossimo"
- Walter Ego -
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